Badia di Sasso


Agosto 2006 - Newsletter di Badia di Sasso
Accoglienza e ristorante

Questo mese in tavola

Carpaccio di petto d’anatra

 

INGREDIENTI PER 6 PERSONE

  • 4 mezzi petti d’anatra
  • 1 cucchiaio raso di senape dolce
  • Olio d’oliva
  • Rucola
  • Pecorino di grotta
  • Aceto balsamico di buona qualità

ESECUZIONE

Spalmare leggermente di senape i petti d’anatra, privati della pelle.  Farli rosolare in una padella con olio di oliva a fuoco vivo.
Scaldare il forno a 200 gradi e infornare i petti rosolati per 8 minuti con pochissimo dell’olio di rosolatura.
In una ciotola, filtrare il fondo di cottura e mischiarlo a 4 cucchiai di aceto balsamico sbattendo bene con una forchetta.
Lasciare raffreddare e poi tagliare a fettine sottili.

Disporle su di un piatto da portata, unendo la salsa preparata. Poi coprire con alcune foglie intere di rucola e una manciata di pecorino di grotta a scagliette.

Ottimo come antipasto, ma anche come secondo freddo estivo.

La Fauna del Parco

La Lepre

CLASSE: Mammiferi
ORDINE: Lagomorfi
FAMIGLIA: Leporidae
GENERE: Lepus
SPECIE: Lepus europaeus

 

 

tasso

DISTRIBUZIONE

Presente in tutta Europa tranne che in Islanda e nord Scandinavia. In Italia è diffusa su tutto il territorio fino a 1500 m circa.
A scopo venatorio, sono state introdotte lepri di varia provenienza (polacca, ungherese, argentina) determinando così un inquinamento genetico con animali non autoctoni. E’ capitato inoltre, che con le reintroduzioni siano stati immessi sul territorio animali portatori di malattie come la tularemia, malattia virale che colpisce lagomorfi e roditori ed è trasmissibile anche all’uomo.

 

CARATTERISTICHE

La lunghezza del corpo è compresa tra i 50 ed i 75 cm di cui 7-10 di coda. Il peso varia dai 3 ai 6 kg. Il pelame è morbido e folto costituito da due tipi di pelo: uno più lungo e rigido e l’altro più fitto e morbido. Il colore è variabile a seconda delle stagioni: bruno grigiastro nel periodo invernale tende a diventare più fulvo d’estate. Le zone ventrali sono più chiare, quasi bianche. Il  capo è ovale con occhi sporgenti e lunghe orecchie dall’apice nero che se piegate in avanti superano la punta del naso. Il labbro superiore è diviso al centro (labbro leporino) e lascia intravedere gli incisivi superiori dietro ai quali è presente un altro paio più piccolo. Questo doppio paio di incisivi distingue l’ordine dei Lagomorfi (lepri e conigli) da quello dei Roditori. La masticazione avviene per spostamento laterale della mandibola.
Gli arti sono sottili e quelli posteriori, molto più lunghi di quelli anteriori, danno alla lepre la caratteristica andatura “saltellante”. La coda, bianca inferiormente e nera superiormente, è corta.

 

HABITAT E ALIMENTAZIONE

Predilige gli ambienti aperti come campi coltivati, pascoli e brughiere, boschi di latifoglie ma anche vicino a zone abitate come orti e vigneti. E’  animale solitario e stanziale (non ama spostarsi dalla zona in cui è nata). Se cacciata da un predatore (faine, volpi, martore, uccelli rapaci, gatto selvatico e l’uomo),  corre velocemente (può raggiungere i 70 km/h anche se per tratti brevi), facendo lunghi salti (fino a 2,5 metri). Cambia e inverte repentinamente direzione in modo da confondere le tracce e infine, si ferma improvvisamente accucciandosi immobile in qualche cespuglio o avvallamento del terreno, confidando nel suo notevole mimetismo. E’ dotata di olfatto e udito molto fini e se necessario è in grado di nuotare. La vita media si aggira attorno ai 6-7 anni.
Per quanto riguarda l’alimentazione la lepre è strettamente erbivora nutrendosi di piante erbacee (tarassaco, trifoglio, grano non ancora maturo, erba medica avena …) durante l’estate e di rametti e cortecce durante l’inverno. Risente molto dei trattamenti chimici effettuati su alcune colture. Si alimenta prevalentemente di notte, all’alba o al crepuscolo.
Pratica il ciecotrofismo grazie al quale può recuperare le sostanze nutritive dai vegetali. Durante l’alimentazione le lepri ingeriscono velocemente notevoli quantità di vegetali che si accumulano nell’intestino. La notte vengono emesse delle feci che si sono formate nell’intestino cieco e sono ricoperte di muco, molto ricche di vitamina B e sostanze nutritive e che l’animale ingerisce digerendole nuovamente con un processo più lento.

 

COMPORTAMENTO E RIPRODUZIONE

Le lepri non scavano tane ma si riposano e partoriscono in piccoli avvallamenti del terreno, protetti dall’erba alta e dalla loro notevole capacità di mimetizzarsi. Se sono disturbate si accucciano con le orecchie appiattite sul dorso e se avvicinate si allontanano velocemente a grandi balzi.
Nel periodo riproduttivo, le lepri si possono vedere anche in pieno giorno con i maschi all’inseguimento delle femmine o indaffarati tra di loro in furibonde zuffe che lasciano sul terreno numerosi ciuffi di peli. Il vincitore cercherà di convincere la femmina ad accoppiarsi.
La gestazione dura circa 6 settimane e si conclude con la nascita di 2-4 piccoli coperti di pelo e con gli occhi aperti capaci di muoversi dopo breve tempo dalla nascita.

tasso

I cuccioli vengono allattati per pochi minuti una sola volta al giorno, questo grazie all’elevato potere nutritivo del latte materno e alla capacità dei leprotti di ingerire cibo vegetale molto presto. Vengono allattati per circa 1 mese per periodi sempre più brevi fino allo svezzamento. Dopo pochi giorni dalla nascita si disperdono riunendosi solo per l’allattamento. Le lepri possono riprodursi fino a 3-4 volte all’anno a seconda della latitudine e dell’andamento climatico. Capita spesso che le femmine presentino la “sovrapposizione di gravidanza” cioè al momento del parto esistono in un corno dell’utero ovocellule già fecondate durante la gravidanze pronte a svilupparsi.

 

Alberi e Piante intorno alla Badia

 

Il Carpino Nero

Famiglia: Corylaceae
Nome scientifico: Ostrya carpinifolia Scop.
Nome volgare: carpino nero, carpinella

 

Carpino

Origine del nome: dal greco ostreon = conchiglia, per la forma dell’involucro che racchiude il frutto

 

DISTRIBUZIONE

L’area di distribuzione del carpino nero è simile a quello dell’orniello (Fraxinus ornus) e si estende dall’Italia (dove è diffuso su buona parte del  territorio), attraverso l’area balcanica fino all’Asia minore. Lo si ritrova, sporadico anche sul versante settentrionale delle Alpi.

HABITAT

Vegeta su terreni calcarei o debolmente acidi (come arenarie e marne), purchè non presentino ristagni idrici. Pianta rustica e frugale diffusa in boschi misti termofili assieme all’orniello (Fraxinus ornus) e alla roverella (Quercus pubescens - vedi scheda scaricabile) o ad altre essenze a seconda del tipo di esposizione e altitudine. Può vegetare dalla pianura al piano montano fino ai 1000 metri. E’ una pianta in grado di sopportare sia le gelate invernali che quelle tardo primaverili. Teme invece le alte temperature estive quando non sono accompagnate da un sufficiente apporto idrico. Situazioni di questo tipo indeboliscono la pianta rendendola attaccabile da patogeni quali la Nectria, fungo ascomicete che provoca necrosi corticali accompagnate talvolta da una ridotta funzionalità del sistema vascolare della pianta (foto 1).

 

Carpino

(Foto 1)
                                                                             


Ha una buona capacità pollonifera e sopporta bene la ceduazione.

 

CARATTERISTICHE

Albero di terza grandezza (10-15 m) presenta una chioma rada con rami ascendenti che danno all’albero una forma ovale – conica. La corteccia, grigio-bruna con lenticelle trasversali nelle piante giovani, in quelle adulte si fessura in placche irregolari.

FOGLIE

Semplici, ovato – lanceolate con margini doppiamente seghettati. La massima larghezza della foglia la troviamo nel terzo basale (foto 2).

Carpino

(Foto 2)

FIORI

sono monoici (fiori maschili e femminili si trovano sulla stessa pianta ma distinti gli uni dagli altri) e si sviluppano in concomitanza all’emissione delle foglie. I fiori maschili sono amenti penduli riuniti a 2-3 (foto 3); quelli femminili, poco vistosi, sono amenti terminali dapprima eretti, poi penduli.


FRUTTO

E' simile all’infruttescenza del luppolo, costituita da una specie di piccolo sacchetto cartaceo che racchiude un piccolo seme. L’infruttescenza è formata da tanti di questi “sacchetti” riuniti assieme lungo un asse centrale (foto 3).

 

Carpino

(Foto 3)

 

I semi possono germinare per 2-3 anni ma il potere germinativo non è particolarmente sviluppato.
Il legno del carpino, duro e compatto veniva utilizzato come combustibile (legna e carbone) e per la produzione di piccoli oggetti e attrezzature.

La Salute con le Erbe

La Menta

Nome scientifico: Menta x piperita

Famiglia: Labiate


menta

CARATTERISTICHE

La menta è un pianta erbacea (70 cm), perenne, stolonifera, con foglie oblungo-lanceolate a margine dentato, opposte, brevemente picciolate. Fiorisce in tarda primavera-estate con fiori rosati, riuniti in spighe.
La Mentha x piperita non è una specie a sè, ma un incrocio fra Mentha aquatica L. con la Mentha viridis L..
A sua volta la Mentha viridis L. è un ibrido fra la Mentha silvestris L. x Mentha rotundifolia L..
Quindi la Mentha piperita è un triplice ibrido.
Le prime coltivazioni sono state effettuate in Inghilterra. Attualmente è estesamente spontanea e coltivata in tutto il mondo.

In fitoterapia l’utilizzo principale è costituito dalla Menta x piperita.

Parte impiegata in erboristeria: pianta intera fiorita fresca.

Componenti principali: olio essenziale che contiene: mentolo, mentone, mentile acetato, isomentone, mentofurano, isomentolo, alfa e beta-pinene, limonene, cineolo, pulegone, viridiflorolo, ledolo.

 

ATTIVITA' FARMACOLOGICHE

  1. azione battericida e/o batteriostatica, cioè la menta ha la capacità di uccidere i batteri patogeni o di inibirne la moltiplicazione senza interferire negativamente con la flora saprofitica e simbiontica dell'intestino, cioè con la fisiologica popolazione microbica che abbiamo nell’epitelio interno del tratto gastroenterico

    Il meccanismo d’azione di questa attività non avviene solamente attraverso un meccanismo antibiotico-simile ma anche su ciò che si può definire «terreno organico del malato», cioè stimolando le naturali difese dell’organismo stesso.
    Inoltre queste molecole contenute nell’olio essenziale, superata la parete cellulare del microrganismo, giungono nel citoplasma del batterio esplicando la loro attività antibiotico-simile, quindi, ad esempio, determinando un blocco parziale o totale della sintesi proteica batterica quindi la morte cellulare.
  1. azione sull'apparato respiratorio: gran parte dei componenti presenti nell’ olio essenziale di menta sono eliminati, in quantità maggiore o minore, attraverso l'albero respiratorio a livello del quale esercitano un’ azione antisettica (disinfettante) e espettorante, cioè stimolando l’eliminazione di catarro bronchiale per stimolazione diretta della mucosa bronchiale.

 

  1. azione sull'apparato digerente: il tubo gastro-enterico e le ghiandole annesse sono influenzati dai componenti presenti nell’ olio essenziale di menta. Questi componenti, il loro odore e sapore, stimolano per via riflessa, attraverso la sollecitazione delle terminazioni nervose dei recettori gustativi, olfattivi e quelli presenti nel sistema gastroenterico, le secrezioni salivare, gastrica ed enterica migliorando il processo della digestione. Inoltre il mentolo presente nell’olio essenziale, determina un “raffreddamento” del tessuto mucoso e sottomucoso presente a tutti i livelli del tubo digerente, provocando così un leggero effetto anestetico e donando sollievo in caso di irritazione gastrica e/o nausea dovuta ad una ipersecrezione gastrica di acido cloridrico.

Altre azioni sull’apparato digerente di notevole importanza sono quella antispasmodica sulla muscolatura liscia intestinale utile in caso di leggeri coliche e quella antifermentativa utile in caso di gonfiore addominale.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Grazie alle attività farmacologiche descritte la menta risulta utile in caso di astenia (stanchezza generalizzata) , cefalea post-prandiale (mal di testa e sonnolenza dopo i pasti), dispepsia (difficoltà digestive),  crampi gastrici, nausea, vomito, coliti, coliche intestinali.

menta

TOSSICITA'

In soggetti sensibili i preparati di Menta possono dare eccitazione nervosa. Tutti i preparati di Menta sono sconsigliati nei bambini.

 

AVVERTENZE

Recenti studi clinici hanno dimostrato che il mentolo e l’ olio essenziale di Menta agiscono sui  canali del calcio e presentano i caratteri dei farmaci calcio-antagonisti, per cui possono interferire con l’azione di farmaci ad esempio alcuni antiipertensivi (contro la pressione alta) poiché entrambi bloccano l’entrata degli ioni calcio a livello del miocardio (il muscolo cardiaco).

 

PREPARAZIONI OFFICINALI


INFUSO
1 grammo in 100 di acqua; lasciare in infusione al massimo 5 minuti, bere 2-3 tazzine al giorno.
Preso prima o dopo i pasti, promuove la digestione ed evita i gas intestinali. Insieme al latte calma le coliche intestinali. Si possono anche fare gargarismi con lo stesso per togliere l’alito cattivo.

 

TINTURA DI MENTA
20g di menta piperita (foglie o sommità fiorite), 1dl d'alcol a 70°.
Ponete a macerare per 8 giorni la menta piperita in 1 dl d'alcol. Poi filtrate e imbottigliate. Utilizzate questa tintura per frizionare le zone colpite da nevralgie, ma fate attenzione a non metterla a contatto con occhi e mucose.

 

ELISIR DI MENTA

50 g di menta piperita, 2dl di alcol a 95°, 1dl di vino bianco secco, 2 scorze di limone (solo la parte gialla), 150g di miele.
Mettete a macerare in un vaso la menta piperita assieme a 2dl di alcol per circa 2 giorni. Aggiungete quindi il vino bianco secco e le scorze di limone, lasciate riposare per altri 2 giorni e poi filtrate. La ricetta può essere modificata aggiungendo il miele, che darà al liquore un sapore più morbido e ancor più gradevole al palato. Consumatelo fresco, nelle dosi di 1-3 bicchierini al giorno, anche diluito con acqua. Infatti il liquore di menta, oltre a essere uno stimolante del sistema nervoso, è un ottimo dissetante.

 

GRAPPA DI MENTA
30 foglie fresche di menta, 1L di grappa secca.
Mettete le foglie fresche di menta e la grappa secca in un recipiente di vetro a chiusura ermetica e lasciate macerare per 5 giorni al sole, poi spostate il tutto all’ombra per altri 3 giorni. Filtrare e imbottigliare. E’ una grappa digestiva e dissetante, soprattutto se servita fredda.

 

DECOTTO PER LA FORUNCOLOSI
10g di noce (foglie), 10g di menta, 10g di betulla, 1 tazza d'acqua.

Miscelate insieme le foglie di noce, la menta e la betulla. Dosate 5 g di miscela e fatela bollire in 1 tazza d'acqua per 5 minuti. Bere 1 tazza ogni sera per 4-6 settimane, durante i cambi di stagione, per curare i casi di foruncolosi.

 

VINO DI MENTA
20 g di menta (foglie), 1 limone (scorza, solo la parte gialla), 1L di vino bianco secco ad alta gradazione.
Ponete le foglie di menta e la scorza di limone a macerare nel vino. Trascorso questo periodo filtrate e conservate in bottiglia. Consumate I bicchierino dopo i pasti come tonico, calmante e digestiva.

 

LIQUORE DI MENTA PIPERITA
5 gr di foglie di menta essiccata, 2 gr di semi di anice verde (Pimpinella anisum), 1 L di alcol 90°, 1Kg di zucchero, 1L di acqua.
Fate macerare per 1 settimana le foglie di menta piperita e i semi di anice verde in 1L di alcol scotendo ogni giorno il recipiente. Passato questo tempo, preparate uno sciroppo sciogliendo a freddo lo zucchero in 1L d'acqua e poi facendola bollire per 1 minuto. Lasciate raffreddare e aggiungete l'alcol filtrato. Imbottigliate e non assaggiate prima che siano trascorsi almeno 2 mesi. Qualche goccia di questo liquore è consigliabile contro il mal d'auto, di aereo e di mare, soprattutto se associati a nausea.

 

 

CURIOSITA' STORICHE

In antichità la menta era un simbolo di saggezza perché riesce a crescere anche d'inverno e di fiorire anche quando viene recisa. Perciò si associava a questa pianta frasi come «Recisa floret», tagliata fiorisce, e «Hieme floret», fiorisce d'inverno, per simboleggiare una forza che nelle difficoltà non muore ma aumenta; “Dum cetera languent”cioè mentrele altre cose languiscono, per  indicare una virtù che non si lascia influenzare troppo da quel che accade intorno ad essa; “Ad adverso tempore” nel tempo avverso, cioè la forza che emerge durante le avversità.

Nel passato la menta si usava anche per attenuare il mal di denti  e  si applicavano delle foglie direttamente sul dente dolente o sulla fronte.
In campagna si utilizzava contro le punture d'insetti strofinando le sue foglioline sulla cute lesa. Questi utilizzi empirici vedevano la loro riuscita grazie probabilmente all’azione anestetica del mentolo.
Si usava anche come vermifugo per i bambini e nella profilassi durante le epidemie coleriche. Con la menta si proteggevano anche gli alimenti raccolti nei granai o magazzini dai topi e da contaminazioni microbiche, e usavano porre rametti o solo foglie intorno o dentro i sacchi contenenti gli alimenti. Questo perché la menta, come molte altre piante aromatiche contenti oli essenziali, esplicano un effetto batteriostatico e/o battericida perciò erano usate come conservanti naturali molto efficaci, considerando che non era stato ancora inventato il frigorifero.
In Africa per combattere la stanchezza dovuta al caldo, ancora oggi si prepara il tè alla menta che rigenera e tonifica in caso di caldo eccessivo.
Nel medioevo era diffusa la credenza che fosse utile a rafforzare la memoria, infatti si sosteneva erroneamente che la parola derivasse da mens, mente.

Offerte e promozioni

Da sabato 12 a domenica 20 agosto oltre a godere del clima fresco e dello splendido luogo, potrete partecipare alle attività che ogni giorno organizzeremo:

brevi escursioni nel parco
animazione e giochi
proiezione di immagini e video naturalistici
serate di osservazione delle stelle

Nel mese di agosto, per i soggiorni che comprendono almeno 5 notti di pernottamento offriremo il 5% di sconto sul prezzo di listino e sul menu degustazione del week-end compreso nel prezzo.

 

PONTE DI FERRAGOSTO
Da sabato 12 a martedì 15 agosto

Carpaccio di petto d’anatra
Triangolini di fagiano croccanti
Polpettine di ceci con salsa piccante di melanzane

Fagottini di ricotta alla maggiorana con pecorino di grotta
Strangolapreti alla rustica

Straccetti di manzo all’aceto balsamico, rucola e pomodorini con barchette di zucchine
Bocconcini di cinghiale estivi con patate al cartoccio e burro aromatico

Pesche agli amaretti con salsa di zabaione
Semifreddo della casa

Prezzo: 25,00 Euro
(Tutto Compreso - Solo su prenotazione)

Sabato 19 e Domenica 20 Agosto

Lombatina fredda al pesto estivo
Terrina millefoglie con scaglie di pecorino
Bignole con crema di ricotta e funghi

Maltagliati con porcini e mandorle
Cannelloni alle melanzane gratinati

Fagiano alla boscaiola con pomodori ripieni
Trottoline saporite con nidi di patate al prosciutto

Cestini di meringa con gelato di crema al caramello
Golosone al cioccolato

Prezzo: 25,00 Euro
(Tutto Compreso - Solo su prenotazione)

Da Sabato 26 a Martedì 27 Agosto

Bauletti allo zafferano e funghi
Sfogliatine di pecorino con melanzane marinate
Tortino rustico di fagiano

Tortelloni di patate al ragù di cinghiale
Pappardelle agli aromi verdi con zucchine e filetto alla Julienne

Lombatina ai funghi porcini con nidi di patate ripieni
Arrosto di coniglio alle erbe fini con barchette di spinaci filanti

Rombetti di ricotta con salsa al sambuco
Spuma di cioccolato con granella di nocciole

Prezzo: 25,00 Euro
(Tutto Compreso - Solo su prenotazione)


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